Giuliana Zarantonello – Stati d’Animo
Sono così, sottomessa ai miei pensieri nascosti, smarrita dentro me stessa.
Sono così, sottomessa ai miei pensieri nascosti, smarrita dentro me stessa.
Sebbene io stia nella condizione di morire dal freddo in una foresta innevata completamente nudo. Saprò sempre, che l’unica vera fonte di calore non potrà essere quel focolaio che si intravede dietro quegli alberi. L’unica speranza di sopravvivere è rifugiarmi in quella grotta alle mie spalle che giace sotto metri e metri di neve. Ecco l’unica pecca: sto ancora scavando per raggiungerla!
Vado sempre avanti e mi spingo sempre oltre, io non ho paura di perdermi.
E poi ti rendi conto che la vita è come un paio di calze smesse, con i suoi buchi e i suoi rammendi.
Cerchiamo spesso di ritrovare le persone che ci mancano attraverso gli occhi della gente.
A volte non si trova il perché del cattivo umore e la cosa irrita più del fatto che c’è.
Non risponderò più alle domande. Cercherò anche di non pormene più. Presto mi si potrà sotterrare, non mi si vedrà più in superficie. Di qui ad allora mi racconterò delle storie, se ce la faccio. Non sarà lo stesso genere di storie di una volta, tutto qui. Saranno storie né belle né brutte, pacate, in esse non vi saranno più né bruttezza, né bellezza, né passione, saranno quasi senza vita, come l’artista. Cosa sto dicendo? Non ha importanza. Conto di trarne molte soddisfazioni, qualche soddisfazione. Insomma sono soddisfatto, mi sta bene, mi si rimborsa, non ho più bisogno di nulla. Lasciatemi dire anzitutto che non perdono a nessuno. Auguro a tutti una vita atroce, e poi le fiamme e il ghiaccio degli inferi e, tra le esecrabili generazioni future, una memoria onorata. Per stasera può bastare.