Silvia Franco – Stati d’Animo
Non penso di aver capito se ti devo cercare al di là della mia mente o dentro me stessa. Se chiudo gli occhi ci sei. Se ti cerco con lo sguardo non ti vedo. Io non ho capito da che parte devo guardare.
Non penso di aver capito se ti devo cercare al di là della mia mente o dentro me stessa. Se chiudo gli occhi ci sei. Se ti cerco con lo sguardo non ti vedo. Io non ho capito da che parte devo guardare.
È l’atteggiamento verso le cose che fa la differenza e che ci differenzia: c’è chi vede una porta chiusa e c’è invece chi vede una porta che si può aprire.
La libertà della mente, non la si può leggere.
Ho mandato via molte persone che hanno saputo solo farmi male. Ho cercato di tenermi vicino solo quelle poche che per me meritavano davvero. Molte delle persone che ho lasciato dietro me resteranno comunque una parte importante e decisiva della mia vita.
Lontano, oltre, ovunque sono avverbi mentali, non di luogo.
Mi dicevano che eri troppo grande per una provinciale come me, invece non sei mai stata così intima. Ogni metro che percorro è il ricordo di sei anni fatti di posti, di esperienze, di sogni, di amori, di amicizie, di persone, soprattutto queste, che non le posso portare via con me. È vero che non mi basti più, evidentemente perché mi hai dato tutto. Per questo, ovunque andrò ti porterò dentro perché, come io conosco ogni tuo angolo, tu mi sai a memoria: hai ascoltato lacrime e condiviso gioie con lo stesso supporto di una vera amica; e come tutte le vere amicizie, prima o dopo, arriva il momento di lasciarsi.
Con la vendetta non si risolve niente. Prima porta giovamento, poi però rancore.