Antonio Rega – Stati d’Animo
Ho sempre avuto una vita ad alto regime. Ora che non sei più con me, non ho più niente.
Ho sempre avuto una vita ad alto regime. Ora che non sei più con me, non ho più niente.
Non pentirti di ciò che hai fatto se, quando lo hai fatto, era ciò che volevi fare, nel bene e nel male la vita è tua e sei tu che decidi come viverla.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
Mi dipingono con colori freddi quando mi chiudo nel mio silenzio. Purtroppo alcune persone non capiranno mai che dietro ad alcuni silenzi ci sono sempre motivazioni profonde.
I miei occhi urlano ciò che la mia bocca tace.
Sentiva sulla pelle ogni piccolo gesto come profonda emozione, lo si leggeva nei suoi occhi, nella sua ridente sensualità, si inebriava di quelle perle e le portava con sé, custodite come il più prezioso tesoro.
A volte è meglio ascoltare con il cuore che guardare con gli occhi.