Rita Calarco – Stati d’Animo
La sera, la cosa più bella che ti possa capitare, è di tornare a casa e avere qualcuno a cui raccontare com’è andata la giornata.
La sera, la cosa più bella che ti possa capitare, è di tornare a casa e avere qualcuno a cui raccontare com’è andata la giornata.
Ciò che sento e ciò che vivo sono in perfetta disarmonia, una curiosa asincronia, un’indecifrabile dicotomia.
Che bello alzarsi una domenica mattina di settembre, aprire le finestre, osservare il cielo blu e scaldarsi al sole basso sull’orizzonte, fare una gustosa colazione e pensare che il tuo amore si deve ancora svegliare.
Come può la maggior parte della gente sopportare di essere nati senza volerlo, dovere seguire il processo della vita e poi morire senza volerlo ma sopratutto come fa la gente a vivere sapendo che un giorno dovrà morire? Come si può dire che la vita non è assurda? Con tutte le cose che potevano nascere proprio questa esistenza banale? Perché? Come può essere questo un opera divina? Qui stiamo ai deliri! È la cosa più tragica è che non si può fare niente per cambiarla!
Hai sempre elevato la tua bontà d’animo senza mai dimostrare niente a nessuno, la tua superiorità primeggia in assoluto. Non possiedi maschere. È questa la nobiltà che ti distingue da chiunque; una gentildonna rara con classe e purezza.
Come quando hai paura del buio, ma esci di casa solo durante la notte.
Ho sempre odiato il silenzio delle persone. L’unico silenzio che amo è quello che percepisco ascoltando la natura.