Rita Marianna Monterosa – Stati d’Animo
Un’arma ti ferisce da vicino, l’ipocrisia da qualsiasi distanza.
Un’arma ti ferisce da vicino, l’ipocrisia da qualsiasi distanza.
Il vero problema non sono le notti in cui il cuore e la testa son svegli, ma le notti in cui litigano.
Difficilmente un sentimento, a parte l’odio, arriva dalla mente e se il cuore riesce a fare il suo dovere, alla ragione non mancheranno le parole.
Rabbia, tensione, ansia, fobia, volere fare ma non poter fare. Poter essere libero, ma hai le ali tarpate. Volere fare e sentire tutte le accuse addosso. Sentirsi fuori, ma essere dentro, vivere come in un incubo, ma essere normali. Sentirsi diversi pur essere normali. Tanta gente non sa, non capisce, non sente e ti giudica, ti fa sentire diverso e per cosa, per ottusità e ignoranza, e non cerco compassione, ma cerco un po di fetta di mondo anche per me. In poche righe ho scritto cosa vuol dire soffrire di ansia, la mia.
Gli angeli del passato tornano quando in fondo al cuore ne abbiamo ancora di bisogno.
Sono tra quelle donne che piangono e non se ne vergognano. Io sono una di quelle donne che delle loro lacrime vanno fiere, perché sono lacrima vere. Io non piango per mancanza di coraggio o per paura. Le mie lacrime sono il frutto di emozioni e delusioni che hanno mandato in pezzi il mio cuore e le mie certezze. E cadere, sfogarsi per poi rialzarsi e ricominciare non è mai un motivo di vergogna.
Ci addentriamo in folti pensieri e ne restiamo impigliati, impossibilitati a liberarcene finché non assorbono tutte le nostre energie.