Rita Marianna Monterosa – Stati d’Animo
Un’arma ti ferisce da vicino, l’ipocrisia da qualsiasi distanza.
Un’arma ti ferisce da vicino, l’ipocrisia da qualsiasi distanza.
La storia è fatta di vita passata è presente, di attimi felici, di periodi difficili a volte sfociati nel tormento di ciò che uno vive con dolore con rabbia, ma questo vivere questo sfociare nella consapevolezza fà sempre emergere nuove energie sconosciute a ribaltare le cose te è il tuo modo di affrontarle è tutto sta in noi, poter reagire è ascoltare i suggerimenti del cuore suggerimenti di forza, coraggio è sopratutto di vita. Il cuore vive per l’amore e la vita, non ama le catene.
Sono ben consapevole di avere la maggior parte della vita alle spalle e non davanti a me. Ma spero, altrettanto consapevolmente, di averne, davanti a me, la parte migliore.
Siamo in padroni del nostro tempo, siamo i padroni delle nostre anime, siamo i padroni delle nostre sensazioni, siamo i padroni delle nostre ragioni, siamo i padroni dei nostri perché, siamo i padroni dei nostri pensieri, siamo i padroni delle nostre vite. Vogliamo il diritto di sbagliare, vogliamo il diritto di aver torto, vogliamo il diritto di cantar vittoria, vogliamo il diritto di poterci nascondere nei nostri gusci, vogliamo il diretto di poter aspettare ed essere aspettati, vogliamo il diritto di poter fermare il tempo, vogliamo il diritto di respirare buone sensazioni, vogliamo il diritto di rinascere, vogliamo il diritto di cambiare. Vogliamo il diritto di essere padroni del nostro mondo.
Voglio sentirmi libera di poter ricominciare a pensare, libero di poter guardare la propria realtà con i propri occhi, sei lontano -penso- anche se mi hai cambiato la vita sono sempre qui… pensieri, parole che ti scorrono nella mente, pensi che siano diversi, ma è sempre il suo sguardo che ti parla.Ridatemi il mio sorriso.
I tagli si schiariscono… e diventano cicatrici… le cicatrici scompaiono… ma il dolore resta.
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.