Rossana Emaldi – Stati d’Animo
Perdere il sostegno della propria coscienza, significa smarrirsi senza avere la possibilità di ritrovarsi.
Perdere il sostegno della propria coscienza, significa smarrirsi senza avere la possibilità di ritrovarsi.
E poi, proprio nel giorno in cui uno si aspetta chissà che, scopre che le cose più belle sono quelle che non cambiano: la voce che ti dà il “buongiorno”, gli occhi che ti guardano con amore appena ti sei svegliato, le mani dolci di chi ti porge il primo caffè dell’anno. Perché a volte non è importante quello che cambia, ma quello che resta.
Ho provato ad essere perfetta ma la perfezione non ha provato ad essere me, quindi sono arrivata ad una conclusione: io sono perfetta, è il mondo ad essere sbagliato.
A volte, è come se dovessimo portare al limite la gioia e il dolore fino al punto di confonderli, per poterli poi mascherare consapevolmente con la parola “amore”.
Vorrei tornar bambina. Sono tutti fieri di te quando sei piccola. La tua prima parola, i tuoi primi passetti, i tuoi capricci, le marachelle. È tutto bello! Nessuna predica, nessun “cosa ti passa per il cervello”? Sei libera, libera di pensare, di agire, di sbagliare. Perché a quell’età gli sbagli servono a capire e imparare cosa è giusto e cosa no. Poi cresci, e ad ogni tuo passo c’è qualcuno che ti dice, hai fatto la più grossa stronzata della tua vita. E tu ci credi. Cosi smetti di sbagliare, di imparare, di vivere, di essere felice.
Quando piango non so ormai se sono lacrime vere o pura finzione.
Noi siamo sempre nel luogo dove si trova il nostro pensiero e non il nostro corpo.