Marghy Ferrara – Stati d’Animo
E forse un giorno mi morderò le labbra. Ma tu di sicuro ti morderai i gomiti.
E forse un giorno mi morderò le labbra. Ma tu di sicuro ti morderai i gomiti.
Che cosa rimarrebbe di me se non avessi più la capacità di trovare colori dove in apparenza regna il grigio?
Io non amo le frasi fatte, io amo conoscere le persone per poi comprenderle o evitarle se non mi piacciono. Non amo chi giudica, non amo chi ti scruta e già crede di sapere come sei. Credo che ogni persona abbia una storia, ogni persona sia a sé!
Non dimentico il nome di chi si è abbandonato a se stesso; di chi ha scelto di essere il proprio migliore amico e di vivere la vita secondo il proprio istinto, senza una logica di tempo e possibilità, di coscienza e di rimpianti.Non mi dimentico il nome di chi ha avuto il coraggio di mettere via tutti gli avanzi di una vita e gettarsi nel vento e respirarlo senza fare rumore, senza il bisogno di farsi riconoscere, a volte mentendo, a volte fingendo un sorriso.Non mi dimentico il nome chi ha reso i propri passi simili a quelli di un aquilone, quelli di uno spirito a cui non importa dove porre le proprie ali, ma l’unica cosa che importa è sfiorare sempre nuove sensazioni e nascondersi dentro il proprio guscio sapendole assaporare in una triste solitudine; in una solitudine che non ha neanche mai voluto uscire dal pozzo da dove si era già rintanata da tempo, forse per volere o forse per potere di qualcuno che ha voluto tutto ciò. Non mi dimentico il nome di chi si è buttato nel vento e li si è perso e riperso più volte e sempre continuerà a perdersi, tra sguardi persi e sorrisi bruciati.
Tu non devi pensare a quel che provi per me, devi pensare se ti piace come ragiono, come vivo, come mi comporto, e soprattutto in cosa credo.
Io sono stata una balena, il dorso forte su cui lui si era fermato, come un uccello in attesa del vento che lo restituisse al suo viaggio.
Sono un guerriero di luce, con ideali di luce che si infrangono su scogli di indifferenza…