Erika Mancini – Stati d’Animo
Mi basta poco, ma deve arrivare dentro, come il respiro, fino all’anima.
Mi basta poco, ma deve arrivare dentro, come il respiro, fino all’anima.
I guazzi su una tela donano emozioni individuali, come i dipinti della Natura regalano emozioni diverse, secondo la propria percezione.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.
Stanca di essere nella vita la seconda scelta di tutto e di tutti, scelgo di essere la prima scelta solo ed esclusivamente di me stessa!
A piccole dosi era veleno, ma quando era tutto per me era l’antidoto.
Spesso dietro a una persona fredda come me si nasconde un grandissimo bisogno di calore. Dietro i miei silenzi ci sono parole mai ascoltate e mai capite. Dietro i miei occhi spenti e il mio sorriso si nasconde spesso una lacrima non versata, un dolore non compreso e non esternato, delle delusioni mai raccontate.
Il cuore non ha tempo. Non conosce cosa è oggi e cosa è ieri.Se ci pensi, i ricordi, se sfiorano la mente sono tali. Se arrivano al cuore non sono più ricordi.