Vincenza Vitale – Stati d’Animo
Non è la pugnalata di Caino che temo, ma il bacio di Giuda.
Non è la pugnalata di Caino che temo, ma il bacio di Giuda.
Se vale la pena rischiare, mi gioco anche l’ultima lacrima.
Sì, lascio la mia beatitudine e faccio ritorno anche agli uomini, che vanno e vengono spesso con dei fardelli. Forse li ho giudicati male, ma non credo. D’altronde non li ho giudicati (…) Forse ho solo voglia di sentirlo dire ancora una volta. Ancora una piccola volta. Eppure no, non ho voglia di nulla.
Io con me stesso mi trovo benissimo.
Si perdona finché si ama, e si è perdonati finché si è amati.
Cosa stai aspettando? Non vedi, sono qui. Basterebbe un solo passo per raggiungermi, non è cosi lontano il punto tra di noi. Non tocco la tua mano da un eternità e questo non mi va.
Ho voglia di ritornare a sognare a credere che anche io merito di essere amato. Di poter credere che sotto questo cielo ci sia da qualche parte nel mondo qualcuna pronta ad accettarmi e condividere con me le meraviglie del mondo. O almeno del mio mondo.