Erika Mancini – Stati d’Animo
A volte avresti solo il bisogno di bendarti e perderti nell’oblio dei sensi.
A volte avresti solo il bisogno di bendarti e perderti nell’oblio dei sensi.
La ricerca della perfezione altro non è che l’anticamera della nevrosi.
Le parole son le stesse se scritte o sussurrate, cambia solo il modo, ma la voce trema allo stesso modo della mano.
Esistono amori che credevi immensi e poi ti deludono, li vedi svanire come quadri erosi dal tempo, colpa tua? Mia? Non esistono colpe, ma solo il non capirsi.
La disperazione è peggio della morte, è una sofferenza ardita, solo una mano tesa può guarirla…
Ci sono cose che sono nate per illuminarci e cose che ci fanno decadere nell’ombra, le prime come le altre, generalmente, sono causate dalla medesima essenza. Dovremmo imparare a godere della luce in sé e non della fonte dalla quale origina, sempre meglio del fitto buio; sono i ricordi che detengono, più o meno, questa funzione.
A un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po’ a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.