Marilysa Ciani – Stati d’Animo
La tua distanza è come un fuoco che brucia dentro il mio cuore, in attesa del tuo ritorno.
La tua distanza è come un fuoco che brucia dentro il mio cuore, in attesa del tuo ritorno.
Le giornate “no” sono inevitabili. E non possiamo farci nulla. A meno di non essere degli scherzi della natura, tutte abbiamo giornate sì e giornate no.
Nell’arco della mia vita mi hanno ripetuto così tante volte che sono fragile che ci avevo creduto. Poi sei arrivato tu, così forte, così sicuro di sapere vivere la vita, mi hai voluta e poi te ne sei andato. Mi fidavo di te, ma la sofferenza d’animo non sempre tira fuori il peggio di noi e in questo caso a leccarti le ferite ci sei rimasto tu, perché io ne sono uscita a testa alta e più forte di prima.
Con la mia solitudine ci vivo benissimo, è con chi mi fa sentire sola che ho qualche problema di convivenza.
– Ti senti schiavo o padrone?- In realtà non saprei che risponderti.- Ti aiuto. Quali sentimenti controlli? Ti innamori inaspettatamente e in ugual tempo ti disamori, in un battito di ali trovi degli amici, ma nello stesso battito ne rimani deluso. Siamo controllati senza saperlo, e può sembrarti strano ma ciò che ci comanda è la vita!- Ehm. La vita?- Si, hai sentito perfettamente. Ed il nostro scopo primario è la salvezza da questa. Questo fine lo raggiungiamo grazie all’ossimoro della vita che interviene solo al nostro ultimo respiro.- La morte?- No. Saremo ancora schiavi della vita così. È il tempo! La nostra esistenza non è altro che un personale detonatore impostato nella nostra anima.
Se potessi ti farei ascoltare quello che ho dentro, se potessi vedere veramente quello che c’è oltre forse mi capiresti, forse capiresti perché non ho mai mollato, perché ora vado contro tutto e tutti per mantenere viva la mia voglia di vivere! Se potessi davvero lo farei ma se davvero tu volessi mi avresti già capito in fondo non basta poi tanto! Basta solo saper amare o voler amare!
Fuori ridevo, come se la felicità fosse di casa in me. Era quando tornavo a casa che quella felicità non mi seguiva.