Michelle Cuoreribelle – Stati d’Animo
Porto ancora i segni dell’inganno, non voglio nuove cicatrici.
Porto ancora i segni dell’inganno, non voglio nuove cicatrici.
La nostalgia di un’assenza è già presenza.
La sabbia del tempo inesorabile scorre,non lasciamo che porti in letargo il pulsare del nostro cuore. Il più lieve fremito è luce che illumina e colora il nostro vivere.
Ognuno si perde per strada, forse perché non guarda l’altro negli occhi, perché non ascolta con il cuore, perché non si cura più dell’anima e crede poco in se stesso e nei suoi sogni.
Nella immensità del tu cuore ci sono giorni nei quali non saprai dove andare, giorni nei quali vorrai tornare e partire, e giorni nei quali l’unica idea che avrai è di renderti conto che se qualcosa di reale c’è è solo il momento che in questo attimo stai vivendo, oggi!
Non presto attenzione alle parole se non hanno un senso, mi piace ascoltare il rumore di quelle che messe in fila fanno un discorso logico e soprattutto ragionato.
Nel mio immaginario non c’è solo il compimento, c’è la tensione, lo spasmo, il prolungare, il confondere il piacere con una piccolissima punta raffinata di dolore, il rimandare, il fermarsi, il soffermarsi, l’imbarazzarsi, restare senza parole, restare preda. La mia voglia di dare, in realtà, è una forma di drastico egoismo, non è neppure, semplicemente, ricevere, ma è usurpare, rubare e depauperare. È un cavallo legato al giogo costretto a fare il giro, imbrigliato com’è, ma che s’incazza e s’imbizzarrisce e vuole scalciare. Tradurre ogni pensiero in parola mi è difficile; sono come il cavallo, con i paraocchi, non so dove me ne vado, vado perché mi sento tirare.