Lailly Daolio – Stati d’Animo
Non reggo chi assilla, chi sta troppo addosso e chi calpesta le mie orme.
Non reggo chi assilla, chi sta troppo addosso e chi calpesta le mie orme.
Quando ti lasci dietro quella porta, la tentazione di lasciarla socchiusa è forte, quel desiderio di un ritorno travestito di masochismo e ingenuità, quello spiraglio di luce, così minuscolo, ti lacera i pensieri, li contorce e li umilia. Ho capito che quando ti volti a guardarla, devi trovare il coraggio di spingerla un po’ più in là, gettare la chiave nei solchi del passato e iniziare a camminare, senza paure, claudicante ma fiero, senza meta.
Se è la rabbia a farti urlare anche i sordi sentono.
E quando arriva la sera c’è silenzio nel mio cuore, un silenzio che mi fa sognare, mi accarezza l’anima e mi fa sperare che ogni mio pensiero arrivi a te, lieve è la mano con cui ti accarezzo, tenero è l’abbraccio con cui ti stringo, forte e l’amore che nutro per te.
C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro cuore. Percorrere le strade del cuore significa esistere, essere in amore.
Scivolo giù dalla cima della mia angoscia, dall’abisso che ho creato scavando nel terreno della mia vita fino a fare buche che non si possono più coprire. Il vuoto ho inventato e in questo mio buio annaspo senza riuscire a trovare la luce. Il faro è lontano ed irraggiungibile nel porto della mia esistenza e in questo mare scuro annego. Solo tu mi salvi, quando ascolto la tua voce che viene da lontano, e come torcia illumini la mia strada smarrita. Un’oasi nel deserto del mio cuore, acqua fresca che è solo miraggio e che non abbevera l’arida mia bocca.
Le parole possono ingannare, gli occhi, mai!