Raffaele Caponetto – Stati d’Animo
I grandi dolori sono come i grandi amori: non si scordano mai.
I grandi dolori sono come i grandi amori: non si scordano mai.
Pensavo tu fossi diverso, mi sono sbagliata in pieno. Grazie però al mio sesto senso sono riuscita a non farmi coinvolgere più di tanto.
Grazie, ma io alla ricchezza esteriore preferisco salvaguardare quella interiore. Quella mi appaga la coscienza, l’altra no!
Rabbia, per tutte quelle volte che hai dato fiducia a qualcuno, che poi del tuo “credergli” se ne è fregato completamente! Rabbia per quelle persone che sprecano i ti voglio bene e i ti amo come fossero parole comuni e di uso quotidiano. Rabbia per dei valori che non solo non trovi più nelle persone, ma che vedi calpestati e presi per il culo anche su te stesso.
In ogni delusione che prendiamo, c’è una parte di colpa anche nostra. Sicuramente quella di aver permesso alle persone di ferirci, dando fiducia a chi non la meritava e, spesso, ridandola per la seconda volta.
Bello immaginare di stare con una persona, ancora meglio starci.
Ritaglio il tempo con un piccolo specchio triangolare. “Ponilo sopra gli esseri senz’anima, figlia mia”. Ritaglio lo spazio con un piccolo specchio rettangolare. “Ruota lo specchio intorno a te, ma non riflettere te stessa”. Sto creando sequenze, ma sembrano incubi, camuffati da sogno, s’intende. Maestro, perché ci è consentito vedere il nostro volto? V’è forse dolore più grande di vedere un falso riflesso di noi stessi? Un riflesso che neppure appartiene all’altro, nemmeno a me stessa. Scusa, il vetro si è spezzato. Sono una, nessuna e centomila ora.