Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
La presenza è un letto disfatto, l’assenza è un letto vuoto.
La presenza è un letto disfatto, l’assenza è un letto vuoto.
Il cuore a volte sembra voler esplodere, sembra che non riesca a contenere quello che porta con se. A volte mi chiama, mi urla contro per farsi sentire, ponendomi le sue ragioni, i suoi perché. Cerco di non ascoltarlo, di lasciarlo perdere, perché so già dove mi porterà, so già che ormai non appartiene più a me, e che cerca in tutti i modi di prevalere. Io non voglio ascoltarlo, ma fino a quando potrò resistere?
Dovrebbero toglierle queste parole, “per sempre” e “mai”, a parer mio. Eliminarle del tutto dal dizionario, vietarne perfino l’uso. Sono quanto di più ingannevole ed illusorio la mente umana abbia potuto concepire. E da un’illusione, si sa, non si esce vivi.
Dove termina il finito e dove inizia l’Infinito? L’Infinito inizia con il finito, perché lo ingloba e l’assorbe come il mare fa con la goccia d’acqua.
Impossibile rinunciare a qualcosa che ti entra nella mente, ti spalanca il cuore e ti denuda l’anima.
Oggi mi è venuta una strana paura. Paura del non so di che, paura del nulla. Un’altra roba da matti, roba da Malfatti.
Non so gli altri, ma io al mattino quando mi chino per allacciarmi le scarpe penso: Cristo Onnipotente, e ora? La vita mi fotte, non ce la intendiamo. Devo prenderla a piccole dosi, non tutta assieme.