Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Anche da un uscio serrato e invecchiato traspare una fioca luce capace d’illuminare le notti più buie.
Anche da un uscio serrato e invecchiato traspare una fioca luce capace d’illuminare le notti più buie.
Il caffè caldo della mattina m’invade i sensi, mentre pochi raggi di sole attraversano le imposte a malapena socchiuse, un leggiadro soffio di vento mi accarezza il viso ed assopisce la malinconia e solitudine, madri dell’ombra nera ancora viva. Ora non è più così, il silenzio coltiva l’anima mia come l’erba fresca nutre il gregge.
Ascolto il rumore del silenzio… quel silenzio colmo di significati.
Ed era incredibilmente elettrizzante, come quell’istante in cui sei in cima alle montagne russe, trattieni il fiato e stai per andare giù.
Non mi sono mai chiesta cosa volessi veramente, ho sempre cercato qualcosa che mi rendesse importante, ho sempre voluto essere importante… per un vecchietto che aspetta di attraversare le strisce, per un pallone caduto troppo lontano, per un aquilone volato via, per un cuore spezzato, per una lacrima scesa, per un gattino sperduto, per un amica che chiede aiuto, per un ragazzo che ti desidera, per un mano che ti cerca, per un cuore che batte.E alla fine sei felice perché hai fatto qualcosa per qualcuno perché senza di te quell’amica non avrebbe sorriso o quel pallone non sarebbe tornato al suo padrone.
Ha sprecato così tanto tempo e amore inutilmente, ora non ha più nulla da dare, il suo cuore è un muscolo che la tiene in vita, nemmeno più i ricordi le appartengono.
E così rimango ferma, incantata nel percepire i tuoi pensieri.