Angelo Longobardo – Stati d’Animo
Si è forti quando la coscienza decide di albergare nella dimora della dignità e nel condominio dei propri pensieri, alimentati dal fuoco della ragione con la corrente del cuore.
Si è forti quando la coscienza decide di albergare nella dimora della dignità e nel condominio dei propri pensieri, alimentati dal fuoco della ragione con la corrente del cuore.
Aspetto solo un pennello che con le tempere colorate dipinga la mia vita in bianco e nero.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.
Mi nutro di differenza, chi la pensa come me mi annoia come un film drammatico dal finale già noto.
Mai dimenticare chi ti ha consumato la sua via per innalzare il tuo cammino.
Avvertì la necessità di allontanarsi per un po’, di capire ciò che stava succedendo, di lottare contro il fortissimo desiderio di far ritorno a casa, di fuggire da lì, prima che la delusione permeasse tutto quello in cui aveva creduto per quasi un anno.
Felice di essere la persona che sono. Navigo nei difetti, galleggio sui miei pregi. Sono vera, ricca di sfaccettature come molti di voi. Essere perfetti è impossibile, ma riconoscere i propri limiti e i propri difetti è un grandissimo segno di intelligenza. Non conta se piaci o non piaci. Tanto anche tu sceglierai di dare credito e tempo solo a chi ti piace.