Stefano Andreani – Stati d’Animo
Una delle cose che fa più male non è innamorarsi ma sentirsi sempre la persona sbagliata per l’altro.
Una delle cose che fa più male non è innamorarsi ma sentirsi sempre la persona sbagliata per l’altro.
Ho imparato a dare voce a ciò che ho dentro. E a dare un nome a ciò che sento. Ho imparato a leggere l’amore del mondo e la magnificenza della vita. Ho imparato a volare, a danzare tra i miei silenzi e a dare un volto alle mie speranze. Ho imparato che la semplicità è la grandezza della vita.
Fuori ridevo, come se la felicità fosse di casa in me. Era quando tornavo a casa che quella felicità non mi seguiva.
Vorrei essere un diario. Un diario lasciato sul ciglio di una strada o in una casa vecchia, abbandonata, piena di misteri e ricordi. Vorrei che qualcuno mi trovasse e che con l’entusiasmo di scoprire tutto quello che celo, non si soffermi sulla copertina rovinata. Vorrei che come in un diario, le persone non si preoccupassero degli spazi bianchi, ma dell’inchiostro incatenato dentro di me.
È sempre la sensibilità che guida l’intuito, una spia accesa nell’anima.
Il mio “no” è l’ottava nota di una scala appesa, posto un gradino prima del rifiuto degli altri.
Sta ormai per finire l’anno e per la prima volta dopo molto tempo il mio stato d’animo è diverso. Ho vissuto gli ultimi Capodanni con estrema tristezza, con il vuoto e la malinconia. Sentendo che dentro me mancava qualcosa, che nella mia vita c’erano posti bui e vuoti. Avevo una grande forza vicino a me, una grandissima luce, un’incolmabile fonte d’amore: mio figlio, ma malgrado questo non riuscivo a guardare con il sorriso al nuovo anno. Quest’anno è diverso, quei vuoti non ci sono oppure non li sento, la mia vita non è perfetta e forse mi va bene così. Mio figlio è ancora il mio “Faro” ma assieme a lui l’amore che il 2014 mi ha portato ha dato sapore diverso al nuovo anno che sta per arrivare. Un nuovo anno che per la prima volta guardo con occhi diversi e più fiduciosa. Un nuovo anno che non mi terrorizza, ma mi fa dire: “Cari anni di merda, cara gente di merda. Avete visto!? Ce l’ho fatta”! Auguro a tutti di poter cambiare i colori e i sapori di ciò che hanno di fronte e che non gli piace.