Antonio Cuomo – Stati d’Animo
Non sempre il sole porta una bella giornata.
Non sempre il sole porta una bella giornata.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Quando cadi e ti rialzi in continuazione, prima o poi non hai più la forza per alzarti e resti al tappeto ad osservare cosa succeda dentro e fuori di te.
Ci sono momenti in cui tutto sembra fermo…e ti chiedi se mai questo senso di vuotopossa sparire…passi giorni a sperare…che qualcosa possa far di nuovomovimentare la tua vita…e quel che ne resta…poi ti accorgi… all’improvviso…che qualcosa sta entrandonella tua vita…un piccolo soffio… di vita…così chiudi gli occhi…e ti lasci andare…a quel piccolo soffio di speranza…
Non sono banale, è che trovo anche l’ovvio eccezionale.
Dov’è il dolore, la il suolo è sacro.
Se vivi la tua vita, non fai niente di male. Se cerchi la tua felicità, se cerchi il tuo piacere, non fai niente di vergognoso o di cattivo. Non preoccuparti di ciò che possono dire o pensare gli altri. Non hai bisogno di essere diversa da quella che sei. Lascia fluire l’energia dentro di te. È grazie a quell’energia che cambierai la tua vita. Abbandona le maschere che hai indossato fino ad ora. Vivi attimo per attimo, in modo autentico. Gioca con le emozioni e guarda cosa accade. Esprimi te stessa. Se gli altri avanzano pretese nei tuoi confronti, lascia che queste pretese cadano ai loro piedi, lascia che essi stessi si accorgano della loro piccolezza. Non hai bisogno della rabbia per evolverti, puoi trasformarla in amore. Se gli altri non ti approvano, sono loro che perdono qualcosa, non tu. Tu non sei né buona né cattiva, sei te stessa. Perché essere te stessa? No, la domanda è: perché non esserlo?