Giuseppe Di Lascio – Stati d’Animo
Mentre l’orgoglio vince, le persone si perdono.
Mentre l’orgoglio vince, le persone si perdono.
Si è realmente liberi quando ogni parola che esce dalla nostra bocca è dettata dal nostro cuore e dal nostro cervello.
Resto ferma in un angolo e ascolto nel silenzio quel vuoto che mi rimbomba dentro. Non so spiegare da dove viene ne so dire quanto durerà. So solo che a volte mi sembra quasi di annegarci dentro e non trovare più la voglia e la fora di risalire.
Lo tengo in tasca, il rancore. Controllo bene di averlo ancora, a volte. Altre invece fingo di averlo smarrito.È che dipende, cambia e poi si estende. Tutto in base al dolore, agli incubi, ai mostri ammassati negli armadi. Il sangue perso in quel modo nessuno te lo riconcede più. E più han fatto soffrire e meno ci pensa a morire, il rancore.
Sei nata libera. Libera come il vento. Libera come un fiume in piena. Libera come il volo delle aquile e la maestosità delle montagne che esse sorvolano. Libera come le tue braccia sempre tese, anche quando il tuo cielo è triste. Sei libera, ma sempre in armonia con la natura, perché innamorata dei colori dell’arcobaleno dopo la pioggia.
Ho imparato che nulla è per sempre, quindi se devi dire ti voglio bene fallo adesso. Ho imparato a dire non fa nulla, altrimenti tutti si preoccupano per me e io non voglio essere causa di tristezza per nessuno. Ho imparato che la vita non dà mai nulla, casomai ti toglie tutto o quel poco che hai. Ho imparato ad ascoltare in un mondo fatto di persone che vogliono solo parlare. Ho imparato che nessuno fà e dà niente per niente. Ho imparato che i dolori fortificano e le delusioni ti uccidono. Ho imparato che non bisogna mai giudicare se non si vuole essere giudicati. Ho imparato ad apprezzare le persone per i sentimenti che ti danno e non per le cose materiali che posseggono. Ho imparato che non vale la quantità nei sentimenti ma la qualità. Ho imparato che nella vita c’è sempre e comunque qualcosa da imparare.
Nutro più stima e simpatia verso un ladro o una puttana, che verso un bugiardo o un infame; il bugiardo e l’infame non hanno motivo per esserlo, il ladro e la puttana, forse sì.