Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Ci manca solamente chi ha saputo esserci. E continuerà ad esserci, anche dopo che sarà andato via.
Ci manca solamente chi ha saputo esserci. E continuerà ad esserci, anche dopo che sarà andato via.
Questo è un giorno in cui vorrei chiudere gli occhi, svegliarmi e pensare che fosse solo un incubo.
Si può amare uno sport, si può amare la vista del sole, della luna, di un bel cielo stellato, si può amare un animale, si può amare il proprio lavoro, i propri hobby, si può amare la neve, si può amare un’idea, ma amare una persona, è tutta un’altra faccenda.
C’è sempre un punto del nostro corpo dove il dolore si sente di meno; davanti ad un fallimento, una sconfitta: concentriamo la nostra attenzione nel nostro interno, sempre più giù, giù ancora per ritrovare quel punto fisico meno doloroso, è lì dove dobbiamo posare delicatamente le nostre ferite, in modo di sentire meno dolore, e riprendere ancora a vivere.
Noi che ascoltiamo una canzone e la facciamo nostra. Noi, che chiudiamo gli occhi e diamo sfogo alle lacrime. Accompagnate da un lieve sorriso di malinconia o da un vuoto incolmabile. Noi che a volte ascoltiamo quella canzone e ci mettiamo a battere i pugni, perché ci da una carica interiore incredibile. Noi che sogniamo con essa, soffriamo con essa e segniamo con essa i momenti più belli ed importanti. Noi che della musica ne facciamo pane quotidiano per stare bene e per dar sfogo alle emozioni.
Il piacere delle conclusioni, scaturisce dalla forza che ne deriva, e così ci sarà un’altra meta da raggiungere, un’altra valigia da fare, un altro viaggio da iniziare.
Gli occhi sanno esprimere ciò che la bocca non osa pronunciare.