Michela Strega – Stati d’Animo
La coscienza è un lenzuolo bianco è facile sporcarla alcuni se la lavano altri vivono benissimo anche se è sporca.
La coscienza è un lenzuolo bianco è facile sporcarla alcuni se la lavano altri vivono benissimo anche se è sporca.
Quando le emozioni diventano “mute” e perché qualcuno ti ha talmente ferita che anche i sentimenti più forti diventano “freddi”.
Fantasia, liberati in volo.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Sono andata così lontano a volte che se io stessa dovessi dire dove sono stata non saprei dirlo. Il problema è che quando il cuore, la mente e l’anima si spengono qualcosa si ferma dentro di noi. Ed è come se vivessimo una parte del nostro tempo lontanissimo da tutto e da tutti. Il dolore ci cambia, ci chiude e ci porta lontano. Dove è più facile sopravvivere, non pensare e recuperare le forze. Li; in quel luogo lontano o finisci di morire per non tornare più oppure… rinasci!
Quando è sera cerco quel silenzio dolce che mi accarezza il cuore nei giorni di luna storta.
La verità è che siamo fragili. Basta niente per distruggerci. Viviamo tutta la vita con delle maschere addosso. Celiamo la nostra fragilità per paura di romperci. Viviamo ogni giorno con false corazze, per ripararci da parole che risultano essere più violente di pietre scagliate contro un vetro.Siamo fatti di illusioni e sogni spezzati. Aspettiamo sempre qualcosa che non c’è, e se arriva non ci accontentiamo e continuiamo ad aspettare altro, ancora e ancora.