Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
La notte ha la nostra voce, perché ci ascolta mentre noi ascoltiamo il suo silenzio che ha l’eco della nostra voce.
La notte ha la nostra voce, perché ci ascolta mentre noi ascoltiamo il suo silenzio che ha l’eco della nostra voce.
L’essenza di un sistema di classe non è che i privilegiati sono coscienti del loro privilegio, ma che i nullatenenti sono coscienti del loro stato allo stesso modo.
Noi stessi ci piangiamo addosso le nostre stesse lacrime. Come salici. I calici, sotto, a raccogliere foglie e lacrime.
La noia è il torpore dell’anima.
Non sopporto parlare a chi non ha intenzione di ascoltare, terrò le mie parole per chi avrà voglia di considerarle, per chi le apprezza e le ascolta perché sa che non vengono dette giusto per dire, ma perché sono ragionate, per il resto mi terrò il silenzio.
Tutti questi mesi in cui ho dato per scontato che Peeta mi considerasse meravigliosa sono finiti. Adesso mi vede per quello che sono realmente. Violenta. Sospettosa. Manipolatrice. Letale. E lo odio per questo.
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.