Domenica Borghese – Stati d’Animo
Qui, stasera, il cielo piange pioggia e neve insieme.
Qui, stasera, il cielo piange pioggia e neve insieme.
Non m’ingannano le apparenze di sorrisi e buone parole; mando in ferie la fiducia e metto a lavoro la diffidenza. Chi può indicare verso di sé dicendo di essere giusto e perfetto? Tutto è sminuito e muore in un “mi piace”.Quando l’impegno e la serietà vengono scartati preferendo assumere copia conforme alla massa, non c’è posto, per me, nel mondo degli inganni; mi tengo stretto il mio posto sotto il cielo e vivo beatamente serena.
La felicità a tutti i costi non m’interessa; la trovo troppo asfissiante. Preferisco un poco di serenità. Una serenità costante, non la beatitudine.
Quando i viaggi che compiamo si addentrano nella profondità del nostro io ne usciremo sconfitti, lasceremo nei labirinti della nostra anima quella parte d’umanità che ci ha feriti, dimenticando il suo nome: sensibilità.
Alle persone come me, che han sempre un po’ di paura dentro. Paura dei silenzi, quelli che fan rumore. Degli ospedali o di mostrarsi fragili. Degli addii perché ti spezzano. Delle parole che feriscono. Paura del buio perché non sai cosa c’è altrove. Paura di perdere chi ami. Paura di dimenticare. Di voltarti, un giorno, distrattamente dall’altra parte. Paura di non venir capiti, compresi, amati nei nostri mille difetti. E la paura forse un pizzico ci rende migliori. Ma fragili. E alcune paure sono silenziose, scivolano solo sull’anima. La nostra.
Ridi, ridi sempre. Fatti credere matto, ma mai triste, perché la voce gira e il culo di chi ti odia brucia.
Si parla tanto, si pensa poco, si sogna sempre.