Sara Brillanti – Stati d’Animo
La fine del finale, un passo che fa male e chiedersi perché non sia stato improvviso.
La fine del finale, un passo che fa male e chiedersi perché non sia stato improvviso.
Aver iniziato un nuovo capitolo ed aver la consapevolezza di non essere nel mio posto, nel mio luogo, nel mio tempo: incatena il mio pensiero.
Non sono al mondo per competere con nessuno. Chi vuole competere con me perde il suo tempo. Amo competere soltanto con me stessa. Oltrepassare i miei limiti, vincere le mie paure, lottare contro i miei difetti, superare le difficoltà.
Il vero valore è nascosto nei piccoli gesti.
Ci sono quelle volte in cui lui si poggia sulle mie gambe, io gli accarezzo la testa e in un attimo mi si apre il cuore… e in un attimo vorrei che il tempo si fermasse per poter assaporare il più a lungo possibile quel momento.
Pensieri fedeli come ombre che non t’abbandonano persino allo spegnersi di luci, che bisbigliano il tuo nome in mezzo a centinaia di altre voci.
Capita a vent’anni di voler spaccare il mondo. E capita sempre a vent’anni di sentirsi un giorno molto, molto, molto inermi. Si capisce che anche per crescere bisogna pagare la vita con le proprie lacrime, lacrime diverse da quelle dei bambini, ma non meno cariche di fragilità, di quella paura che anche i grandi hanno. E un giorno forse si avrà la fortuna di riderne, come anche i grandi, e non solo i bambini, sanno fare.