Chiara Micellone – Stati d’Animo
A volte vorresti fidarti ancora di certe persone, ma è il tuo cervello a impedirtelo, quasi fosse stato ferito più del cuore.
A volte vorresti fidarti ancora di certe persone, ma è il tuo cervello a impedirtelo, quasi fosse stato ferito più del cuore.
Non ci sono spiegazioni logiche a quei momenti dove la pazienza se ne è andata in ferie, la speranza sta già in vacanza da una vita, la tolleranza non la vedi da un secolo e i “vaffanculo” invece sono ripetutamente presenti, dall’uscita facile e visti come unica risorsa di chi si è ufficialmente rotto!
Lancio un pensiero dentro un lago che mi restituisce indietro le increspature di un piacevole ricordo. E prende forma su quella superficie acquosa il riflesso di una nuova dimensione dove galleggiano tutte le emozioni del mondo. Guardo l’orologio senza lancette che penzola dal mio polso, lo lascio cadere e mi tuffo per ritrovare il tempo perduto.
La gente pensa che la cosa peggiore sia perdere una persona a cui si vuole bene. Beh, si sbaglia. La cosa peggiore è perdere se stessi mentre si vuole troppo bene a qualcuno e dimenticarsi che anche noi siamo importanti.
Spesso dimentichiamo coriandoli di vita i pensieri vengono trattenuti, fermati, la vita poi cambia, una strada viene lasciata, imbocchiamo nuovi sentieri ciò che non cambia mai è la nostra Anima cattiva o gentile che sia ci portiamo dentro un fardello, il peso dei nostri ricordi arriva il momento poi che andiamo a cercare ciò che avevamo creduto di aver perso ci rendiamo conto così che in realtà era chiuso dentro di noi, come un forziere nascosto due sono i sentimenti che si contrastano nell’anima: la gioia di ritrovare le emozioni perdute il dolore che fa il pirata dell’Anima e porta via con se le ultime illusioni.
Esiste un certo tipo di silenzio in cui le parole non sono necessarie, e che non segnala la fine, bensì l’inizio della comprensione.
Cerca la meraviglia, ascolta il mare in una conchiglia.