Daniela Husar – Stati d’Animo
Circondarsi di persone e non di cose, è il primo passo verso la serenità.
Circondarsi di persone e non di cose, è il primo passo verso la serenità.
Sono piena di segreti. Indicibili. Inconfessabili. Stupidi. Particolari, banali. Strambi. Miei. Che non tutti i sorrisi sono sorrisi e non tutti i pianti sono pianti. Ti dico e non ti dico ed ogni parola è il contrario di tutto. Mi chiamo “paura”, “fragilità”, “pugno allo stomaco”, “inadeguatezza” che quando mi prende così non c’è nulla da fare se non cercare delle mani ed una bocca ed anche stavolta sarebbe tutto ed il contrario di tutto. In testa tu, una sorta di scarabocchio vedo-non vedo.
Il silenzio che ho riservato a te cela più di mille parole.
Ora più che mai rimpiango il tempo in cui credevo bastasse tenere una lucina accesa per tenere il male fuori dal mio mondo, in cui osservavo un cielo nuvoloso e cercavo forme improbabili tra le nubi anziché imprecare per il sole coperto, quando saltavo gioiosamente in una pozzanghera anziché scansarla stizzito, in cui parlare con animali ed oggetti era un vanto, non una vergogna, un pallone arancione, un gesso ed una strada impolverata di periferia erano sufficienti a donarmi frammenti di felicità, ogni passo era un’avventura, un ginocchio sbucciato una sconfitta, la carezza di mia madre una certezza. La verità è che il tempo fugge via e non ha davvero tempo per chi perde tempo.
È preferibile la compagnia di una assenza presente ad una presenza assente.
Mi sono seduto sulla riva di molti fiumi in attesa di veder passare il cadavere della mia insicurezza, eppure è proprio in queste torbide acque, riflesso sullo sfondo, quando tutto sarà più calmo e limpido, che troverò rimedio al mio insonne malanimo.
Non abbiamo il potere di modificare il nostro passato, però possiamo cambiare il modo in cui conviviamo con esso.