Michela Strega – Stati d’Animo
Illudimi per un attimo lascia che io mi vesta di questo sogno per scaldarmi un po’ il cuore.
Illudimi per un attimo lascia che io mi vesta di questo sogno per scaldarmi un po’ il cuore.
Il silenzio che ho riservato a te cela più di mille parole.
Non si scommette una seconda volta su chi si aveva già scommesso una prima. Con i sentimenti è vietato giocare.
Soverchiati, schiavizzati e posseduti da ciò che ci inculcano, tendente all’ubbidienza piuttosto che alla morale, dar libero sfogo all’animale che c’è in noi è l’unico spiraglio che ci consenta di dissipare il buio dell’animo e la ferraglia delle catene coercitive del tutto che ci sta intorno, se non si rimedia così è l’asfissia.
Delusa? No, schifata da questo mondo che annega i valori nel mare dell’ipocrisia e salva l’apparenza.
C’era un campo di margherite, è stata la mia primavera. Con esse mi sono adornata il capo intrecciando una corona; ho abbellito la mia casa e le ho ammirate come se potesse splendere sempre il sole. Invece le nubi si sono affollate, il sole ha iniziato a non splendere più come prima. È arrivato l’inverno e i fiori sono appassiti. Ma se penso al loro profumo sorrido e mi sembra di risentire quei piccoli e delicati steli tra le mani. Fiduciosa aspetto nuovamente la mia primavera, fiduciosa so che torneranno nuovamente le mie margherite.
Era l’eternità alla porta di casa del primo notabile. Io no ero la sorella di nessuno, la madre di nessuno, la moglie di nessuno, ma devo essere stata la figlia del tempo perché mi sembrava di essere stata a quel cancello per sempre.