Susan Randall – Stati d’Animo
La vita non dà tregua, proprio no! Ed io mi sono rotta le palle!
La vita non dà tregua, proprio no! Ed io mi sono rotta le palle!
Donare un abbraccio è donare forza a chi è caduto. Solo chi ha un cuore impavido ha il coraggio di donare nonostante tutto.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.
Ho deciso di volermi bene, e di voler bene!
Guardava il cielo e la pioggia che scendeva le incorniciava il volto. C’era quella preghiera, da sempre muta, ogni volta rivolta guardando l’immenso sopra di lei. Non otteneva risposta, ma non le importava, a lei non serviva. Le era sufficiente recitarla, per sentire riaccendersi la speranza perché era questo che le permetteva di andare avanti ogni volta. La speranza di essere ascoltata, ascoltata da “qualcuno” senza dover parlare.
Ci sono momenti in cui sembra che tutte le porte siano chiuse, nessuna uscita, allora quello è il momento di abbattere la parete e frantumare le ombre!
Trafitta da armi, divento arma. Toccata dal male, divento male. Fissata a due coltelli che mi reggono in piedi come se fossi appesa, impiccata senza cappio, ma sostenuta. Lama che mi arrugginisce da dentro, mi ossida e scortica l’umano che resta in me, disincrosta la pelle per sostituirla all’acciaio. Guerriera con macchia e peccato, a chiazze ed a rischio peste, screpolata in superficie, inossidabile immediatamente sotto. Tu, stammi sotto. Immediatamente.