Michele Sannino – Stati d’Animo
Trovo il mio essere, il mio benessere, nella pace del silenzio e in quelle cose cosi semplici della vita.
Trovo il mio essere, il mio benessere, nella pace del silenzio e in quelle cose cosi semplici della vita.
Aspettare è un verbo che appartiene all’infinito, quindi non potrò mai smettere di farlo.
In un pensiero, in un ricordo e nel silenzio mi riposo, per giungere nel mondo dei sogni che mi portano via lontano.
Ci sono sere che ti prende di parlare di te a qualcuno che non conosci come se potesse essere il supporto che ti manca altrove altre che parli e ascolti solo con lo sguardo, perché tutte le parole ti sembrano inutili, ma il silenzio è troppo pesante da sopportare, ma poi pensi, a chi non avrà mai più sere. Davanti a se, allora urleresti quanto tu la desideri. E correresti da lei, ma aspetti un suo cenno. Aspetti. Ci sono sere che finiscono troppo presto.
Non ho libertà di movimento, questi fili aggrovigliati nel mio tempo, io marionetta nella mani dell’amore.
Il gabbiano che è dentro di me non smetterà mai di sognare e di far sognare chi con le sue ali vuole continuare a volare e i cieli e i mari accarezzare.
Stasera è una di quelle notti che se ti avessi qui te ne direi mille, ti direi di tutto. Ma non ci sei, quindi non posso che odiarti in silenzio. Perché non ci sarà nessun abbraccio che ti riparerà mai dal mio rancore.