Michela Strega – Stati d’Animo
Dimmi, ma quando non avrai più nessuno da imitare come farai a convivere con te stesso?
Dimmi, ma quando non avrai più nessuno da imitare come farai a convivere con te stesso?
Mi rendo conto che, a volte, mi illudo che vada tutto bene.
È la sensualità dell’anima che amo, quella che ti spoglia i pensieri e ti veste le parole.
La sofferenza è l’affetto di Dio che ci dona nei momenti bui della nostra esistenza, ma troppo forte per i nostri sensi umani e cosi come la troppa felicita porta a pazzia l’abbraccio porta a dolore.
L’illusione di un’amore si risveglia con la notte e scompare con la luce rosa dell’aurora. Sento il profumo del sale sono alte le onde mi coprono la vista più’ non vedo i tuoi occhi pervinca più’ non vedo le tue mani nervose che graffiano l’anima. Leggera è la brezza che muove e scompiglia i capelli sempre più alte le onde un cuore affoga nel sale e nel mare è dolce morire nell’aurora.
La timidezza è una condizione strana dell’anima, una categoria, una dimensione che si apre la solitudine. È anche una sofferenza inseparabile, come se si avessero due epidermidi, e la seconda pelle interiore s’irritasse e contraesse di fronte alla vita. Fra le compagini umane, questa qualità o questo difetto fa parte di un insieme che costituisce nel tempo l’immortalità dell’essere.
Se ti senti sola, impaurita e fragile, apri gli occhi! Guarda il cielo, è come te! Anche il cielo diventa da azzurro, grigio. Sorridi, tornerà il sole anche per te!