Teresa D’Auria – Stati d’Animo
Ogni tanto amo ritrovarmi per coltivare a piccole dosi il piacere di riconoscermi attraverso i cambiamenti del tempo.
Ogni tanto amo ritrovarmi per coltivare a piccole dosi il piacere di riconoscermi attraverso i cambiamenti del tempo.
Vorrei chiudermi nell’immensità dei miei pensieri, lasciandoli scorrere dentro di me.
La sofferenza c’insegna sia la felicità che la tristezza: è una lacrima che – nel rigare il volto – ci ricorda che siamo vita (chi siamo).
Non posso rattristarmi per le tante persone che non mi hanno apprezzato: Gioisco per le poche che mi hanno compreso.
Se guardi solo in un punto non vedrai altro che te stesso, sei solo.
Ho fatto tanti errori nella mia vita e sono certa che ne farò ancora tanti. È sempre una strada in salita, discese ne ho viste davvero poche. Ho il cuore arrabbiato e l’anima devastata. Però ho una dote che mi ha sempre accompagnata “la mia cara amica testardaggine” è grazie a lei se sono ancora in piedi nonostante tutto!
Seduto con una bottiglia alla macchina da scrivere non è la via più semplice per scampare al terrore. Ho sognato per una vita di diventare scrittore e adesso i demoni sono su di me. Scrivere eleva i sentimenti a tale livello che siamo alla mercè di tutti gli avvenimenti. Un filo d’erba diventa una spada; una storiella d’amore dilania le viscere. Con quei pochi che conosco fingo di essere un duro, ma non la do a bere a nessuno. Una delle poche cose che mi salva (ecco una banalità) è l’abilità di ridere ogni tanto. Senza quella andare avanti sarebbe impossibile.