Teresa D’Auria – Stati d’Animo
Amo la mia solitudine più degli uomini. Fa meno male sentirsi soli anziché essere un effimero trastullo tra i grovigli dell’indegno.
Amo la mia solitudine più degli uomini. Fa meno male sentirsi soli anziché essere un effimero trastullo tra i grovigli dell’indegno.
Non c’è alcun divertimento nell’odio quando tutta la rabbia risiede da una sola parte.
Io difficilmente sogno, cioè, quando mi sveglio, difficilmente ricordo quello che ho sognato.Ma l’altra notte era una notte magica.Nel sonno affondavo i piedi nudi nella sabbia, in una spiaggia lontana, sul bagnasciuga, la sottile linea del fronte che delinea gli spazi tra sogno e realtà. Non capivo se ero solo, ma credo di no. Di certo era sera, quasi al tramonto. Il sole discretamente tendeva all’arancione e i suoi raggi accarezzavano docilmente la pelle, la risacca suonava una cullante melodia, ipnotica, rilassante fino a provocare un leggero dolore nell’ascoltarla, una malinconia data dalla serialità del suo andare e venire, su e giù, flebile colonna sonora dell’anima.Forse ero solo, forse no, non ricordo bene. Pareva ci fosse qualcuno a tenermi per mano, camminando al mio fianco, dolcemente, una discreta e bianca presenza.Ma sapete come funzionano i sogni, spesso non si focalizzano i visi e le situazioni. Rimangono dei frammenti, dei piccoli pezzi di puzzle da assemblare al risveglio.Questo succede quando si ha un risveglio naturale, mite, graduale.Alle ore tre e venticinque vivevo in quel sogno. Ovattato, calmo, docile, forse innamorato dell’Angelo che camminava insieme a me e divideva la sua mano con la mia. Una felicità dimenticata quanto inaspettata.Appunto.Possibile che le porte del paradiso si possano spalancare anche per un diavolo come il minchione qui presente!
Adoro il bianco e nero, specie quando è il soggetto ad emanare colori variegati, di luce propria.
Quanto è lunga una vita? Non abbastanza per dimenticarti.
Si è forti quando la coscienza decide di albergare nella dimora della dignità e nel condominio dei propri pensieri, alimentati dal fuoco della ragione con la corrente del cuore.
Ti riconoscerei tra mille voli di farfalle, tra mille volti sconosciuti; dentro una bolla d’aria colorata ci sarai sempre.