Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Non ho libertà di movimento, questi fili aggrovigliati nel mio tempo, io marionetta nella mani dell’amore.
Non ho libertà di movimento, questi fili aggrovigliati nel mio tempo, io marionetta nella mani dell’amore.
Le cose più belle di questo mondo sono come breve sogno.
Proprio come succede con i temporali estivi anche la vita ti presenta qualche colpo di scena, che improvviso e con grande scompiglio, spezza certe consuetudini che rischiavano di soffocarti.
Fa’ che le azioni abbiano il colore delle parole. Fa’ che il sorriso abbia il…
Un giorno senza un grazie detto o ricevuto, senza un sorriso fatto o ricevuto, senza un pensiero al passato o al futuro, senza un contributo morale o materiale; un giorno privo della benché minima emozione è un giorno non vissuto.
Pochi sanno cosa vuol dire piangere nel ripensare alla propria vita. Io lo so e ho paura. Paura di quello che una volta una persona mi ha detto e cioè che ogni persona ha la sua dose personale di dolore, contata, limitata e che poi, una volta esaurita, non lo si prova più, ma si riceve solo felicità e serenità. Ho paura perché la mia dose sembra inesauribile e perché continuo a sperare. “La speranza è l’ultima a morire” e hanno ragione. Se smettessi di sperare non so cosa mi rimarrebbe. Ma sperare fa anche paura. Io spero che tutto questo finisca e che la mia anima possa drogarsi finalmente con dosi di felicità, ma non succede. Non sono sicura di volere conoscere il mio limite. Vorrei tanto che la mia dose di dolore non lo superasse.
Mi affascinano le presunte ovvietà, quelle egregiamente mimetizzate alle spalle di eleganti complessità.