Silvia Nelli – Stati d’Animo
Ho portato con me le più grandi sconfitte e i più grandi dolori. Non posso adesso aver paura di cadere, perché ormai so come rialzarmi! Per questo preferisco vivere nel rischio che nella paura!
Ho portato con me le più grandi sconfitte e i più grandi dolori. Non posso adesso aver paura di cadere, perché ormai so come rialzarmi! Per questo preferisco vivere nel rischio che nella paura!
Bello immaginare di stare con una persona, ancora meglio starci.
Non è il silenzio che ci trascina verso il precipizio. In alcuni casi è il precipizio che trascina il debole deciso a chiudersi nello spettro della sua solitudine.
Ho l’autunno in testa. Il cuore secco, i seni senza gemme. Dritta, a dar le spalle al mondo, ché davanti agli occhi voglio solo il cemento del muro che fa da ostacolo a tutti. E me ne sto con i colori caldi che sanno di terra e di radici troppo spesse per andar bene alle nuvole che stanno così in alto a librarsi tra l’ineffabile ed il futile e con i pezzi di cielo incastrati a dare il senso della sospensione. E me ne sto faccia al muro, in castigo per le colpe che mi fanno da drappo logoro, ma appiccicato come seconda pelle, come cucito con un’imbastitura rozza e di pessima sartoria.
In fondo si rimane sempre un po’ bambini e a Natale fa sempre piacere ricevere anche un piccolo dono, un gesto inaspettato, una sorpresa. È un modo per dire “ti ho pensato, ti voglio bene!”
Essere bastardi a volte è meglio che provare a farsi capire. Si perde tempo inutile, con chi non ha nemmeno voglia di capire. Si lascia solo il segno di mille parole ma niente di ciò che dici sarà assimilato. Impara ad essere meno buono e meno tollerante, credimi chi vuole capire capisce e subito!
Le cose preziose vanno preservate in uno scrigno speciale: il cuore.