Martina Pace – Stati d’Animo
Siamo sagome che ruotano sotto la pioggia con il viso bagnato dalla corrente della vita.
Siamo sagome che ruotano sotto la pioggia con il viso bagnato dalla corrente della vita.
Ci sono parole dette con tanta cattiveria che dimenticare è davvero impossibile, soprattutto quando non hai fatto nulla per meritarle.
Poi ti rendi conto che non erano problemi, erano attimi. Gli attimi restano finché li pensiamo come problemi, nel momento in cui cessiamo essi fanno ciò che è nella natura delle cose lasciate a se stesse: scivolano sul tessuto del tempo. Non è certo la regola, ma penso che la regola non sia un vincolo ma solo una porzione di ciò che siamo in grado in quell’attimo di vedere.
Da qualche parte ci sono due occhi che mi stanno cercando.
Ci sono momenti in cui tutto sembra fermo…e ti chiedi se mai questo senso di vuotopossa sparire…passi giorni a sperare…che qualcosa possa far di nuovomovimentare la tua vita…e quel che ne resta…poi ti accorgi… all’improvviso…che qualcosa sta entrandonella tua vita…un piccolo soffio… di vita…così chiudi gli occhi…e ti lasci andare…a quel piccolo soffio di speranza…
Ho posti dentro me talmente disabitati, d’aver sfrattato la me più bambina dalle mie stesse pareti di carne. Ho non luoghi dentro me così diversi, d’assomigliarsi tutti e rituali d’atteggiamenti che mi vedono dietro la porta dell’anima, chiusa fuori, murata dentro.
Egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. Corrompendosi, corrompeva.