Michele Sannino – Stati d’Animo
E poi ci sono quei giorni che non vorrei mai che verrebbero, quei giorni che non hai voglia di fare nulla. Sarà la solitudine, sarà che non ho stimoli, sarà quel che sarà ma io non ho voglia di fare nulla.
E poi ci sono quei giorni che non vorrei mai che verrebbero, quei giorni che non hai voglia di fare nulla. Sarà la solitudine, sarà che non ho stimoli, sarà quel che sarà ma io non ho voglia di fare nulla.
Nella profondità, annega la sensibilità.La profondità si paga… con la sofferenza.
Come un diadema porto lividi. Segni di denti, quando la tua bocca mi marchia come amore di seconda scelta che domani svenderai.
Io e la notte ci rincorriamo: io affamato del suo silenzio, lei affamata della mia solitudine. Solo all’alba lei si dissolve sazia, ed io in pace.
Il mio pensiero profondo come il mare, alto come il cielo.
Non ho dimenticato il tuo sapore. Lo assaporo sempre nei pensieri.
Resta fuori dai miei guai.La mia testa ti chiede di andartene. Sola con le sue inquietudini e le sue noie, sola senza l’obbligo di dover rispondere e spiegare.Abbandonami qui, tra queste quattro mura, nel caos del mio esistere.Lo so già che avrò paura, la realtà è che detesto rimanere sola.Mi spaventa dover combattere con i mostri delle mie assenzeconsapevole ormai che non ci sarà un vincitore, che nessuno sarà disposto a rinunciare.E’ una lotta nel silenzio modellata dall’angoscia.Polvere sugli occhi che non fa vedere, che confonde e scaraventa a terra.Odio stare sola, odio stare sola.Ne uscirò, prima o poi lo farò.