Naomi Covolo – Stati d’Animo
Mi sorprende sapere che alcuni si ritrovano in ciò che scrivo, che condividono le mie stesse emozioni. È come se amassero una parte di me. Come se dicessero “Non ti conosco, ma sei meraviglioso dentro”.
Mi sorprende sapere che alcuni si ritrovano in ciò che scrivo, che condividono le mie stesse emozioni. È come se amassero una parte di me. Come se dicessero “Non ti conosco, ma sei meraviglioso dentro”.
La sintonia è quando le anime fanno l’amore prima dei corpi.
Vorrei scappare da casa, vorrei farlo per una volta sola, partire la mattina, mentre qui tutti dormono, guardare l’orologio che segna le 5:30 del mattino, mi lavo in silenzio, mi vesto, prendo la mia musica e metto le cuffie, aprire la porta e scendere le scale, e ad ogni scalino, un piccolo sorriso, so dove sto andando, so che la fuori tutto è più ampio, mentre l’arietta del mattino tocca il mio viso, il silenzio è assurdo, mi rilassa, so che dormono tutti ed io, mi metto in marcia, non so dove poter andare, ma non mi interessa, qualche auto passa già, forse è gente che come me cerca la sua libertà, o forse, semplicemente va a lavorare, e mentre cammino mi sento allontanare da casa, e mi sento meglio, ad ogni passo un pensiero se ne va, accendo il cellulare? No, non è il caso, perché ora voglio stare da solo, ed esplorare luoghi a caso, salgo sul bus, vado in centro, cammino, ma non mi fermo, cerco di arrivare sempre più lontano, via da ogni litigio, via da ogni punta di nervoso, questa è la mia giornata, questa è la mia vita, e non tornerò a casa fino a quando tutto non sarà cambiato, resterò libero, e sereno, fino a quando non avrò capito che, io sono l’unica cosa che conta, e dei casini che mi girano in torno non mi frega nulla, continuerò a camminare per la mia strada, senza guardare indietro, quello che ho davanti è il mio futuro, quello che vivo è il mio presente, quello che è dietro è il mio passato, e non centra più niente.E tornerò a casa la notte, con il sorriso sul volto, mi sdraierò sul letto e accenderò il cellulare, prima di chiudere gli occhi, manderò la buonanotte.
Il rancore ha radici profonde, avvelena la vita alimentando la vendetta.
Non ho paura!… o non so razionalizzare?
L’indifferenza è quello che “resta” di ciò che non è “mai stato”.
La nobiltà dell’essere emerge tutta dalla copiosità delle sue lacrime.