Gianni Marcantoni – Stati d’Animo
Oh sì, dammi una ragione in più per dimenticare che a volte basta il pensiero per essere morti.
Oh sì, dammi una ragione in più per dimenticare che a volte basta il pensiero per essere morti.
Quando le delusioni diventano troppe, quando le cicatrici sono sempre presenti, fidarti, credere a qualcuno diventa quasi impossibile. Diventi “esigente” solo per non farti ancora del male. Noti tante cose perché capisci che in quelle piccole cose ci sono le attenzioni che meriti e che malgrado tutto saresti ancora pronta/o a dare. E allora basta un nulla per farti capire se devi rimanere o andare via, anche perché hai imparato che chi vuole esserci c’è e tutto il resto sono solo fottute scuse.
Le parole non dette sono emozioni che danzano sotto la pioggia di un cielo grigio.
Quando il vento è quello giusto non mi chiedo da dove provenga, ma dove possa condurmi.
Dentro una vasca, nuda, mi sembra di annegare, mi pare il mare salato, l’onda più alta che si getta e si squassa, tempesta e burrasca, la testa sbattuta sullo scoglio, il rosso si squaglia, e il cuore matto nuota, districa i folti capelli neri e viaggia dal mio Mediterraneo al tuo vicino Adriatico e ti raggiunge in sogno, sogno, mia scialuppa di salvataggio, a bordo pirati e demoni, ricordi e timori, l’ancora che arpiona il desiderio ed è sussulto che vibra fin giù nei fondali, bellezza degli abissi, forzieri celati e scheletri. È meglio tornare indietro, non ti si raggiunge, si muore nel cercarti. Nuoto senza sosta e tiro un sospiro dall’apnea dei ricordi, riemergendo da questa mia vasca-mare.
Avere voglia di tornare a scrivere lunghe lettere, sentire il rumore delle emozioni scivolare sulla carta, nuda come l’anima che si spoglia senza timore di sembrare ridicola.Avere voglia di lunghissime telefonate notturne, protetti dalla complicità di una sorridente luna.Avere voglia di raccontarsi, avere voglia di ascoltare, di leggere, di capire che qualcuno mi somiglia un po’ nella mia solitudine.
In fondo sono soltanto un passeggero di me stesso.