Cirillo Vescera – Stati d’Animo
Non saprei se sia più dannosa, l’aria che respiriamo o il cibo che mangiamo.
Non saprei se sia più dannosa, l’aria che respiriamo o il cibo che mangiamo.
Spesso ci perdiamo nei nostri pensieri, ma cosa sono i pensieri, se non favole che ci raccontiamo per tenerci occupati?
C’è chi le chiama “emozioni”. Io preferisco chiamarle “schiaffi”. Certo, belle, piene, sincere e indimenticabili. Ma pur sempre schiaffi. Agli occhi, nello stomaco, all’anima.
L’umiltà si poggia come un candido fiore sul cuore, la riconosci nelle persone che profumano d’incanto.
Percorrerò centinaia di strade sconosciute, salirò monti altissimi, navigherò per mari immensi ma finché non sarò puro spirito non sarò ancora libero!
Non guardo dentro di me per capire perché girino certe ruote; sento che farlo sarebbe pericoloso.
I colori sono già in noi, si possono mischiare, ombreggiare, applicare, schiarire, scurire e così via, ma al momento di finire il quadro l’equilibrio tra di loro dev’essere visibile e comprensibile, quello sarà il tuo colore, il tuo bianco o nero, oppure se ti fa piacere puoi chiamarlo bene o male.