Roberto Giusti – Stati d’Animo
Non avrei mai creduto che per vivere dovessi sentirmi cosi vicino alla morte.
Non avrei mai creduto che per vivere dovessi sentirmi cosi vicino alla morte.
Nel credermi pazzo.Io son pazzo col vento di maestro;quando spira da sud, distinguo beneun airone da un falco.
Una carezza nel vento sa sempre dove fermarsi, sfiora e riscalda, il suo leggero tocco è silenzioso e freddo, ma l’anima vibra al suo ricordo.
La fortuna è inafferrabile come il vento, perciò ringraziamola visto che respiriamo.
Abbiamo bisogno di risvegli dolci, di “buongiorno” che sappiano di casa e coccole. Di sorrisi e silenzi che parlino più forte delle parole. Che arrivino dentro e si adagino lì, sul cuore. Abbiamo bisogno di aprire gli occhi e sentire una mano accanto, una carezza, un semplice gesto. Di scendere dal letto col piedino giusto e sorridere piano e sempre. Allora sì che inizierà a filtrare un raggio di sole.
Essere libera, essere me stessa è quello che non voglio smettere di fare, essere libera con te è la mia tranquillità!
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.
Nel credermi pazzo.Io son pazzo col vento di maestro;quando spira da sud, distinguo beneun airone da un falco.
Una carezza nel vento sa sempre dove fermarsi, sfiora e riscalda, il suo leggero tocco è silenzioso e freddo, ma l’anima vibra al suo ricordo.
La fortuna è inafferrabile come il vento, perciò ringraziamola visto che respiriamo.
Abbiamo bisogno di risvegli dolci, di “buongiorno” che sappiano di casa e coccole. Di sorrisi e silenzi che parlino più forte delle parole. Che arrivino dentro e si adagino lì, sul cuore. Abbiamo bisogno di aprire gli occhi e sentire una mano accanto, una carezza, un semplice gesto. Di scendere dal letto col piedino giusto e sorridere piano e sempre. Allora sì che inizierà a filtrare un raggio di sole.
Essere libera, essere me stessa è quello che non voglio smettere di fare, essere libera con te è la mia tranquillità!
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.
Nel credermi pazzo.Io son pazzo col vento di maestro;quando spira da sud, distinguo beneun airone da un falco.
Una carezza nel vento sa sempre dove fermarsi, sfiora e riscalda, il suo leggero tocco è silenzioso e freddo, ma l’anima vibra al suo ricordo.
La fortuna è inafferrabile come il vento, perciò ringraziamola visto che respiriamo.
Abbiamo bisogno di risvegli dolci, di “buongiorno” che sappiano di casa e coccole. Di sorrisi e silenzi che parlino più forte delle parole. Che arrivino dentro e si adagino lì, sul cuore. Abbiamo bisogno di aprire gli occhi e sentire una mano accanto, una carezza, un semplice gesto. Di scendere dal letto col piedino giusto e sorridere piano e sempre. Allora sì che inizierà a filtrare un raggio di sole.
Essere libera, essere me stessa è quello che non voglio smettere di fare, essere libera con te è la mia tranquillità!
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.