Enzo Di Maio – Stati d’Animo
Per un ideale si può anche morire ma resterei aggrappato alla vita con le unghie e con i denti pur di vederlo realizzato.
Per un ideale si può anche morire ma resterei aggrappato alla vita con le unghie e con i denti pur di vederlo realizzato.
Nulla può tornare. Nulla di ciò che la vita ha modificato nel cammino sarà mai più come prima. Potrai stringere il ricordo di ciò che era, di quello che eravate insieme, ma nulla di ciò che fu sarà mai più.
Fiera per ogni volta che i tuoi occhi si sono fermati su di me ed hanno elaborato successivamente un senso di rabbia. Fiera per tutte le volte che hai notato una mia qualità che ha fatto scattare in te un senso di invidia. Fiera di aver proseguito il mio cammino malgrado le tue minacce e le tue provocazioni. Fiera perché la forza di una persona “vera” e leale la cattiveria e l’infamia non la distruggerà mai!
Invidio un po’ quelle persone che dicono di poter decidere chi entra e chi esce dal proprio cuore. Nel mio invece entrano di prepotenza e ci restano anche quando le voglio cacciare.
Scegli sempre una cammino al sole, una strada libera, senza intralci e imprevisti, scegli di stare bene per forza, fai sempre la cosa più facile, scegli di essere un debole; no grazie, apprezzalo ora il sole, ora che ti asciuga dopo il temporale, solo dopo aver fatto tanti chilometri nel fango ti rendi conto di come si cammina bene in una strada pulita, scegliere di stare bene, bene veramente e non perché è la vita che te lo ordina, dopo mille bastonate se la tua schiena sarà ancora ben dritta, sarà il bastone a spezzarsi e tu avrai vinto, sarai pronto per affrontare tutto, scegli di essere forte.
Dobbiamo cogliere nella nostra esistenza ogni attimo, perché cresciamo così in fretta che occorre prendere, nel bene e nel male, tutto ciò che ci offre. Realizziamo i nostri sogni, le illusioni e affrontiamo giorno per giorno le difficoltà serenamente, perché la vita è un dono che c’è stato regalato, che nessuno di noi ha mai chiesto.
I miei rimorsi a poco a poco sono diventati anch’essi un aspetto amaro di possesso, un modo di assicurarmi di essere stato fino alla fine lo sventurato padrone del mio destino.