Oscar Wilde – Stati d’Animo
Le manca il fascino indefinibile della debolezza.
Le manca il fascino indefinibile della debolezza.
Non mi piace affatto sapere quel che si dice di me in mia assenza: mi rende troppo presuntuoso.
È difficile rimanersene li in silenzio e far finta che non te ne importi nulla, mentre invece quel “nulla” era tutto quello a cui non avresti mai voluto rinunciare, per me quel nulla era tutto, era una ragione per respirare, per sognare, per sperare… era la ragione per cui avrei dato la vita. E adesso? Adesso non c’è più nulla per cui valga la pena di continuare ad esistere.
È nel silenzio che la mente rivive i suoi tormenti, è nella solitudine che l’anima percorre i suoi labirinti. Per quanto tu compia quel viaggio, ogni volta otterrai nuove domande e nessuna risposta. Vedrai la tua vita passare come un film in bianco e nero, ti chiederai se l’hai veramente vissuta o ne sei stata spettatrice immobile che lasciava il tempo scorrere sulla pelle.
Non ho mai pensato di essere migliore di nessuno, ma ho sempre pensato che nessuno è migliore di me.
Ho visto persone donare sorrisi nei cuori di chi non conosce il confine della povertà. Ho visto persone con tasche piene donare solo il loro sporco egoismo.
Quegli sbalzi emotivi erano assurdi, ma ogni volta che cercavo di allontanarlo ero terrorizzata all’idea di riuscirci davvero.