Charles Bukowski – Stati d’Animo
Ero invecchiato ma avevo da fare. Poco importava. In culo a tutto, in culo agli Dei.
Ero invecchiato ma avevo da fare. Poco importava. In culo a tutto, in culo agli Dei.
Odio la gente che entra ed esce dalla mia vita come se nulla fosse. Dannazione, non sono una porta.
Se ti senti incompreso e nessuno di capisce forse è perché sei in mezzo a persone che di danno le spalle tappandosi le orecchie oppure, stai usando un linguaggio sbagliato. O probabilmente, sei sul pianeta sbagliato.
Vuoi sentirti sicuro? La sicurezza si può avere in galera. Tre metri quadrati tutti per te senza affitto da pagare, senza conti della luce e del telefono, senza tasse, senza alimenti. Senza multe. Senza fermi per guida in stato di ubriachezza. Cure mediche gratuite. La compagnia di persone con gli stessi interessi. Chiesa. Inculate. Funerali gratuiti.
Credo che nei dipinti,come nella musica, le emozioni ci arrivino addosso attraverso una via preferenziale, quella che dagli organi di senso porta diretta all’anima, e non c’è bisogno di acuità visiva particolare nè orecchio musicale ma solo e semplicemente la predisposizione a riconoscerle e avere il coraggio di viverle
E sapete cosa fa schifo? Vedere chi riesce a capire la matematica, latino e greco ed aver anche voti altissimi. Mentre con le persone non ne sono capaci. Ti guardano negli occhi e non li sanno leggere. Non ti sanno leggere.
Capita a vent’anni di voler spaccare il mondo. E capita sempre a vent’anni di sentirsi un giorno molto, molto, molto inermi. Si capisce che anche per crescere bisogna pagare la vita con le proprie lacrime, lacrime diverse da quelle dei bambini, ma non meno cariche di fragilità, di quella paura che anche i grandi hanno. E un giorno forse si avrà la fortuna di riderne, come anche i grandi, e non solo i bambini, sanno fare.