Chiara Micellone – Stati d’Animo
È un piacere che fa male scavare dentro se stessi, fino a trovare le proprie paure più profonde.
È un piacere che fa male scavare dentro se stessi, fino a trovare le proprie paure più profonde.
Sono un pazzo preda dell’illusione…
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
Non saprei dirvi la mia età, perché non mi sento gli anni addosso, ma solo una continua giovinezza dell’anima.
Il primo amore ti priva dell’innocenza, quelli a seguire dell’illusione, poi, se sei fortunato, ti imbatti in qualcuno che non ha mai perso la speranza e capisci che infondo non l’avevi persa neanche tu.
Scrivere poesie sarebbe per me come imprigionare i miei pensieri, collocarli dentro una struttura precostituita.Scrivere per me è liberare i pensieri, donar loro l’immortalità, seguendo uno schema tutto questo per me non avrebbe più un senso.
L’occhio vuole la sua parte, il cuore tutto il resto.