Anonimo – Stati d’Animo
La mia non è proprio fame è voglia di fare indigestione d’amore.
La mia non è proprio fame è voglia di fare indigestione d’amore.
L’amore è… chi lo sa… non esiste una definizione precisa… sappiamo solo che nessuno è…
Non so che farmene delle briciole, io voglio una persona che mi soffochi di attenzioni, che mi faccia sentire importante, che apprezzi e ricambi l’amore che ho da offrire. Quindi se non sei all’altezza delle mie aspettative fatti da parte.
L’amicizia è come un puzzle: quando ti cadono per terra troppi pezzi, poi non combacia…
Non è peccato soffrire e non è vergogna piangere. Amare se stessi dentro i pregi e dentro i difetti è il massimo che possiamo donarci. È rispetto verso noi stessi accettarsi per ciò che si è. È armonia con il proprio “io” stimarsi per ciò che siamo. Quindi non avere paura di mostrare i tuoi pregi e tanto meno i tuoi difetti, le tue paure e i tuoi limiti. Perché solo allora saprai che chi ti resta a fianco ci resta solo ed esclusivamente per quello che sei veramente.
Cerco di ovviare alla fretta, alle dita concitate che pretendono d’afferrare tutto e velocemente. Sto imparando la lentezza, alzando gli occhi sullo scenario delle cose che scorrono e distogliendo lo sguardo dalle strisce a bordo strada che inghiottono i chilometri. L’accelerazione è ansiosa. Fagocita il futuro dribblandolo e doppiando gli atteggiamenti che aspettano ancòra di nascere. Avessi guardato un po’ più su dell’asfalto, avrei visto fiori lilla e gialli. Quanti colori mi son persa per in-seguire un’anonima e triste linea bianca. Sto imparando. Anche imparare non coincide con l’immediatezza. Provare è coraggioso. Regolo i respiri e inalo più profumi. I fiori odorano di buono.
Nel mare dei sentimenti non importa se sai nuotare, rischi sempre d’affogarci.