Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Odio le persone che affrontano il freddo della realtà senza cercare di scaldarlo con il calore di un sogno.
Odio le persone che affrontano il freddo della realtà senza cercare di scaldarlo con il calore di un sogno.
Ho bisogno di un sogno, uno di quei sogni che mi ridia le ali per poter riprendere a volare ancora una volta!
Povero corpo mio, la furia del tempo ti ha vissuto, fra le sue onde tu hai navigato, hai guardato sempre avanti facendo finta che tutto fosse in sintonia con il vivere, quanta paura per un acciacco. Ora senti gli anni pesare, ti sforzi e vuoi ritornare quel giovane che eri, questa vita vestita di vecchiaia riscopre ora la sua giovinezza interiore: questo suo spirito che non muore.
Li chiamano rimorsi, ma io li chiamo: “occasioni perse” per questo scelgo di tentare, di rischiare e magari di soffrire.
Il dolore e il piacere si alternano come la luce e l’ombra.
Ammiro le persone “comuni” ,sai, quelle che non hanno grandi cose materiali, che non frequentano posti lussuosi e non vestono abiti firmati. Ammiro queste persone perché quando mi guardano, non guardano cosa indosso, quanti gioielli ho e che lavoro faccio. Loro guardano il mio sguardo, il mio sorriso, assaporano la mia vivacità e godono della mia compagnia. Ammiro queste persone perché pur avendo meno di altre, portano dentro di se delle ricchezze enormi. Quelle ricchezze capaci di arricchire anche chi gode della loro compagnia, chi divide con esse il proprio tempo beneficiando di un arricchimento interiore che nessuna ricchezza materiale potrebbe comprare.
La gelosia fa dire le cose più insensate, riducendo la stima che l’altro ha verso di noi.