Teena Brandon – Stati d’Animo
Odio le persone che dicono: “oramai ti conosco”. Ancora non mi conosco io, figuriamoci se mi conosci tu! Tu di me non sai niente, ricordalo: niente!
Odio le persone che dicono: “oramai ti conosco”. Ancora non mi conosco io, figuriamoci se mi conosci tu! Tu di me non sai niente, ricordalo: niente!
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
I rapporti non sono minacciati dai problemi ma dalla mancanza di volontà per superarli.
Il dolore è un ruggito che impasta lacrime ad infinita disperazione!
Riflettevo sul fatto che ci divertiamo un po’ troppo ad essere i Dottor Frankenstein della situazione. Ci teniamo più persone, facendo dell’abuso di numero e quantità, il suppletivo per sopperire alla scarsezza di qualità, per la nostra eterna indecisione, o per la passione sconsiderata per le scarpe che ci invita a calzare i nostri teneri piedini in più babbucce contemporaneamente. Ci teniamo il visino angelicato di uno, il saperci fare dell’altro, l’istinto animale dell’altro ancora, il sorriso del lattaio, la simpatia del fruttivendolo, le rime baciate del poeta. Il corpo di uno e l’intelligenza dell’altro ancora. Tanti pezzi di puzzle, tessere di un mosaico d’un quadro variopinto.
Aspettando ho capito cosa voglio e cosa non voglio, ho scelto di stare bene, di vivere e di amare senza paura.Ho scelto di restare me stessa.
La realtà in fondo ci spaventa. Con gli occhi chiusi possiamo darle un aspetto più gradevole. Chiudere gli occhi è un po’ come tornare bambini. Chiudendo gli occhi ognuno entra in un mondo che è interamente proprio.