Luca Di Tolla – Stati d’Animo
In fondo, ognuno di noi, è il frutto delle proprie esperienze. Segni indelebili che nel tempo, hanno segnato in maniera distintiva, le nostre vite e con esse, le loro percezioni.
In fondo, ognuno di noi, è il frutto delle proprie esperienze. Segni indelebili che nel tempo, hanno segnato in maniera distintiva, le nostre vite e con esse, le loro percezioni.
Non è vero che chi ti ama ritorna. Spesso chi ritorna lo fa solo perché in fondo gli fa comodo così. Perché è meno faticoso e rischioso che andare altrove. Chi ti ama davvero non va mai via. Resta. Resta nonostante tutto e tutti perché ha tutto quello di cui ha bisogno con te, perché l’amore non ha bisogno di stupide dimostrazioni, di ripensamenti, di dubbi, di partenze, di ritorni, perché l’amore, quello vero, non ha bisogno di stupide dimostrazioni.
Gli abbracci: l’unica cosa al mondo che dovremmo regalare ogni giorno a chi amiamo. Sono gratis ma valgono molto di più di tanti regali, molto più di mille parole. Sono emozioni che parlano sottovoce ma arrivano dritto al cuore.
“Ti va di parlare un po’? Se ti va io mi siedo qui e ti ascolto”. Parole che non si usano praticamente più. Era bello guardare negli occhi qualcuno e vedersi rispecchiati dentro essi. Sentirsi capiti e accuditi da quello sguardo. Era bello quando non era solo la bocca a muoversi ma anche le emozioni, il cuore e la volontà. Era bello quando non erano solo le parole le uniche cose che sentivi, ma sentivi anche la protezione, la dolcezza di un gesto e la certezza di non esser solo mai.
Ci sono persone a cui puoi dare un valore ed altre che valori non hanno. Curati delle prime ti aiuteranno a diventar migliore, usa le seconde come “esempio” di fronte a chi ti chiede che cosa sia la “povertà d’animo”!
Il nostro pensiero sarà fortemente limitato finché vedremo il sole che gira intorno alla terra.
Speranza corallina che nel cerchio senza limiti del mio essere bruci di me ogni giorno dei ricordi miei. Coralli rossi del tempo come i capelli miei… gli ultimi incanti dell’attesa e poi, la tremula luce del mattino di festa. Speranza, quando t’accendi e ti colori?