Patrizia Cosenza – Stati d’Animo
Sono stanca di muri di carne senza cuore, mi girano e rigirano l’anima senza fare rumore.
Sono stanca di muri di carne senza cuore, mi girano e rigirano l’anima senza fare rumore.
Come un onda, del passato la brezza silenziosa ritorna. Sfiorerà la tua pelle per cibarsi del pianto lasciandoti in bocca il suo sale soltanto.
Tu temi di amare per paura di soffrire? Ne deduco che temi di vivere per paura di morire?
Insomma, a quanto ne so dovrei studiare per strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare un buon lavoro che a sua volta mi consenta di strappare abbastanza soldi per strappare un qualche cavolo di serenità tutta guerreggiata e ferita e massacrata dagli sforzi inauditi per raggiungerla. E allora perché dovrei sacrificare i momenti di serenità che mi vengono spontaneamente lungo la strada?
Ai margini del tempo si colgono le emozioni, prive d’età, volano libere con i battiti del cuore.
Il dolore è una fase indispensabile della vita per comprendere ciò che veramente si è amato.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.